"Non possiamo restare indifferenti alla tragedia di ieri a Beirut e abbiamo nello stesso tempo un dovere morale e un interesse strategico a stringerci al popolo libanese per sostenerlo in questo frangente. Azione esprime il suo profondo cordoglio e vuole indicare una via da seguire. Quello di ieri è il colpo mortale per un paese allo stremo, un paese che nel passato era un esempio di equilibrio nell'inquieto Medio Oriente, dilaniato da decenni di guerre, franato in una crisi economica forse irreversibile": così in una nota Vincenzo Camporini, membro del comitato promotore di Azione e già Capo di Stato Maggiore della Difesa.

"Oggi il Libano ha una nuova profonda ferita ma, a parte le speculazioni che purtroppo non mancheranno, è interesse nostro e di tutta la comunità internazionale ricreare a Beirut un minimo di stabilità che possa scongiurare una frana che rischia di travolgere tutta l'area: in questo quadro l'Unione Europea deve essere in prima fila e le risorse necessarie non sono fuori dalla sua portata. Anche la presenza della missione delle Nazioni Unite nella fascia sud del paese - conclude - assume un nuovo significato che ne accresce l'importanza: l'Italia ha un ruolo da giocare e deve farlo con impegno e intelligenza".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 05 agosto 2020 alle 18:10
Autore: Alessandra Stefanelli
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