“Non è accettabile che le conseguenze dell’uscita di uno Stato membro dall’Unione Europea possano essere pagate dai nostri agricoltori. Si stima, infatti, un aumento dei costi fra il 4% e il 10% solo per cause burocratiche legate alla esportazione dei prodotti europei in Gran Bretagna. Questo preoccupa le associazioni di categoria e va trovata una soluzione per ogni tipo di dazio diretto o indiretto che possa danneggiare le nostre eccellenze. È necessario dunque reperire risorse nuove per aiutare i nostri produttori e a tal fine valutiamo l’utilizzo dei fondi di riserva”, così Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in Commissione Agricoltura.

“Per quanto riguardo le importazioni dal Regno Unito vanno rispettati tutti gli standard europei e tutte le misure fitosanitarie a cui sono sottoposti i nostri agricoltori e allevatori: la nostra linea è mai accordi ‘a perdere’ come accaduto purtroppo con altri trattati commerciali. Tutti quei prodotti che arrivano in Gran Bretagna da Paesi terzi che non rispettano, ad esempio, le norme sugli allevamenti dei polli utilizzando ormoni o cloro, vanno bloccati alle frontiere. Il rischio di trovarci ad importare animali clonati o OGM potrebbe essere alto se non si farà chiarezza sull’avvio del programma di editing genomico. Mi congratulo con la Commissione europea per il riconoscimento delle nostre IGP, ma non bisogna abbassare la guardia e per questa ragione chiediamo ulteriori rassicurazioni riguardo le future IGP affinché si sfrutti la clausola di review, evitando che accordi - come quelli possibili tra Gran Bretagna e Stati Uniti - possano un domani minacciare la protezione dei nostri vini IGP”, conclude Giarrusso.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 13 gennaio 2021 alle 23:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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