“La retorica che si solleva in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna è diventata parte del problema stesso. Troppi governi e troppe Istituzioni pensano infatti che celebrazioni ed eventi commemorativi possano sostituire l’adozione di misure efficaci che valorizzino il ruolo della donna nella nostra società. Parlare del problema dei diritti delle donne non basta più, servono azioni concrete. In primis, tutti gli Stati europei devono sottoscrivere la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia, Lettonia e Slovacchia non l’hanno ancora fatto e questo non può essere più tollerato.

Inoltre, il Consiglio deve accelerare sull’adozione della direttiva sulla presenza delle donne nei consigli di amministrazione aziendali, un ritardo che suona come una beffa per le donne. Infine, serve un Codice rosso europeo. La nuova legge italiana sul Codice Rosso ha introdotto nel codice penale 4 nuovi reati e prevede una corsia preferenziale riservata alle denunce per violenza di genere. Questa legge è un modello per tutti e se l’Europa ambisce davvero a diventare una società inclusiva e sostenibile allora deve passare dalle parole ai fatti”, così in una nota Isabella Adinolfi, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 08 marzo 2021 alle 13:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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