L'Uruguay saluta due grandi uomini politici della sua storia recente. Gli ex presidenti, José 'Pepe' Mujica, 85 anni, e Julio Maria Sanguinetti, 84 anni, per decenni acerrimi rivali politici, hanno rinunciato ieri simbolicamente nello stesso giorno al loro incarico di senatori. Fra le ragioni della loro decisione, anche le limitazioni e la prudenza che, a causa dell'età, la pandemia da coronavirus impone loro. In una storica cerimonia in Senato a Montevideo, l'ex guerrigliero dei Tupamaros, Mujica, e l'avvocato e giornalista Sanguinetti, eletti lo scorso anno fino al 2025, si sono congedati pronunciando un ultimo emotivo discorso, abbracciandosi prima di uscire per l'ultima volta dall'aula. Presidente per due volte per il Partido Colorado (fra il 1985 e il 1990 e fra il 1995 e il 2000), Sanguinetti ha spiegato che non avrebbe voluto candidarsi lo scorso anno per un nuovo mandato, ma di averlo fatto per sostenere il suo partito. "Sono convinto - ha concluso - che i partiti siano ancora oggi la spina dorsale della vita politica".


Da parte sua Mujica, conosciuto come il "presidente contadino" e anche come il "presidente più povero del mondo", è stato in carcere per 13 anni durante la dittatura. La sua grande popolarità in Uruguay e all'estero - il regista Emir Kusturica presentò al Festival del cinema di Venezia nel 2018 il film 'El Pepe, una vida suprema' - lo spinse alla presidenza per il Frente Amplio di centro-sinistra (2000-2005). Dopo aver spiegato che "me ne vado perché mi sta cacciando la pandemia", l'ex presidente ha assicurato che, "pur avendo sofferto di tutto nella vita, ho imparato che l'odio è una cosa sbagliata".

Sezione: Politica estera / Data: Mer 21 ottobre 2020 alle 12:00 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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