“C’è un solo modo per sottrarci ai ricatti e al cinismo di autocrati come Lukashenko (o Erdogan), pronti a generare il caos e usare i profughi come armi di una guerra ibrida: dotarci di una politica estera e di una politica migratoria veramente europee. Dobbiamo mostrare che come Europa non abbiamo paura dei flussi di migranti, che non litighiamo per chi debba gestirli, che abbiamo un piano comune per farlo".

Lo ha detto oggi in un'intervista a Il Riformista Lia Quartapelle, Capogruppo del PD alla Commissione esteri della Camera.

"Quando si è insediata, Ursula von der Leyen aveva annunciato che la sua sarebbe stata una Commissione geopolitica. Poi c’è stato il Covid, e le priorità sono cambiate. Quello che sta avvenendo al confine tra Bielorussia e Polonia e Lituania, con migliaia di donne, uomini, bambini, accampati lungo il filo spinato che costeggia il confine con l’Unione europea e tenuti lì bloccati dall’esercito bielorusso, è purtroppo la conseguenza della debolezza geopolitica dell’Unione europea - spiega Quartapelle. Non si è impostata nessuna strategia per contenere o influenzare il disastro bielorusso che andava svolgendosi ai nostri confini. Oggi ci troviamo a difenderci da una guerra ibrida scatenata ai nostri confini senza essere in grado di rispondere in nessun altro modo se non ricevendo la presidente eletta della Svetlana Tikhanovskaja, al Parlamento europeo" ha concluso.

Sezione: Politica estera / Data: Mar 30 novembre 2021 alle 17:10
Autore: Simone Gioia
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