Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e rappresentante dell'Italia al Consiglio dell'Oms, in un'intervista al Messaggero ha spiegato: "I soldi ci sono, oltre 200 milioni di euro per mettere in sicurezza i pronto soccorso. Il problema ora è spenderli in tempo per la fine dell'estate, per farsi trovare pronti alla possibile seconda ondata. La verità è che oggi pochissimi ospedali si sono adeguati: meno di uno su 10".
"Sarà fondamentale creare in tutti i pronto soccorso percorsi separati tra i pazienti che hanno i sintomi del coronavirus rispetto a tutti gli altri.

È essenziale scongiurare ogni tipo di contatto e commistione, si è visto a febbraio e marzo quali possono essere altrimenti le conseguenze", avverte Ricciardi.
"Il ministro Speranza, con grande sforzo, è riuscito a ottenere lo stanziamento di 200 milioni di euro soltanto per i lavori nelle unità d'emergenza, più un miliardo e mezzo di euro per il rafforzamento della medicina territoriale".
Tuttavia, prosegue, "mi preoccupano i tempi della burocrazia.
Fino ad ora tante strutture non sono nemmeno riuscite a far partire i bandi. Per paradosso, alcuni ospedali privati sono riusciti a trasformare i pronto soccorso, allestendo corsie separate, e aspettano di poter ricevere un contributo pubblico, mentre tanti ospedali pubblici, che pure avrebbero i soldi, non fanno partire i lavori"

Sezione: Altre Notizie / Data: Mer 03 giugno 2020 alle 11:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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