"Al di là della nostra contrarietà al Ponte sullo Stretto, un'opera dal costo spropositato e dall'impatto ambientale pesantissimo sugli ecosistemi dello stretto, ci colpiscono i tempi e i modi con cui il Governo Meloni vuole dare il via a un'opera con un progetto vecchio di 13 anni, sul cui aggiornamento il comitato tecnico scientifico ha espresso 68 prescrizioni ed osservazioni che dovranno essere recepite nel progetto esecutivo. Cosa serve allora, ci si chiede, per fare la conferenza dei servizi sul progetto definitivo? Come è del tutto arbitrario aver previsto per il Ponte una procedura di VIA semplificata, che di solito si usa per le opere del PNRR. Non c'è alcuna urgenza nel ridurre in questo modo i termini di consultazione e le osservazioni da parte del pubblico.

In questo modo si viola la Direttiva comunitaria che dispone la garanzia dell'adeguata partecipazione dei cittadini e delle associazioni di tutela del territorio ai processi decisionali in materia ambientale. Su questo abbiamo già inviato un esposto al Commissario europeo per l'ambiente Sinkevičius. Quella in corso è solo una accelerazione elettorale per accontentare i capricci di Salvini, ma lui si sta rendendo responsabile di un disastro economico e ambientale nel silenzio di Meloni e Giorgetti". Lo afferma  in una nota il deputato di Avs, Angelo Bonelli.
 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 19:50
Autore: Redazione Centrale
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