“Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, dall’inizio dell’anno, il numero più elevato di vittime si è registrato lungo la rotta del Mediterraneo centrale: circa 555 tra morti e dispersi, triplicati rispetto all’anno precedente. Quanto ha inciso la carenza di coordinamento, l’azione solitaria di singoli Stati Membri e la criminalizzazione dell’attività di soccorso sulle recenti tragedie? Da anni invochiamo inutilmente una posizione comune sulle attività di ricerca e salvataggio, di sbarco e di ricollocamento fra tutti Stati membri dell'UE. Sono rimasti vani gli appelli a un'efficace solidarietà con gli Stati membri in prima linea e ad un'equa condivisione delle responsabilità.

Per contrastare il business dei trafficanti non si sono creati percorsi legali e sicuri ma si tollera la cooperazione con Paesi accusati di violare diritti umani. Le corresponsabilità della tragica perdita di vite umane riguardano da vicino le politiche dell’Unione europea. Nonostante le difficoltà della pandemia, il salvataggio in mare deve rimanere un imperativo umanitario e un obbligo ai sensi del diritto internazionale”, così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in un intervento in plenaria.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 17:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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