"Il voto utile ha basi numeriche e politiche. Numeriche: sondaggi alla mano, se calcoliamo 62 seggi contendibili tra collegi dove l’esito è aperto. Altri 15 che vedono la sinistra avanti di poco e 23 posti in più nella quota proporzionale corrispondenti a un incremento del Pd pari a qualche punto percentuale, ci si misura con due scenari possibili. Primo: strappare alla destra la maggioranza pressoché assoluta in entrambe le camere. Secondo: vederla uscire dalle urne forte di numeri tali da consegnarle il banco intero: paese, governo e, chissà, persino lo sbianchettamento della Costituzione. Se consideriamo l’effetto combinato di 39 collegi potenzialmente da vincere, e i 23 proporzionali da aggiungere, come altrettante battaglie singole, scopriamo che ciascuna è a modo suo decisiva: in quelle sfide la partita si risolverà entro una forbice di poche migliaia di voti”. Lo afferma oggi in un'intervista a The Post Internazionale l'esponente PD Gianni Cuperlo.

Ha ragione Enrico Letta: "gli italiani stanno per misurarsi con un voto che ancora una volta conterrà l’alternativa tra due modelli di democrazia, inclusione e partecipazione - ha aggiunto. La destra cavalcherà l’onda di una storia che della nostra disunione politica, civile e sociale. Ecco perché abbiamo il compito di fare ogni cosa nelle nostre disponibilità affinché questo paese non si incammini nel dopo con la testa rivolta ai suoi trascorsi meno nobili. Ed è in questa coscienza che si giustificano la richiesta e il bisogno di un voto utile".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 10 settembre 2022 alle 12:30
Autore: Simone Gioia
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