Il caso di Alfredo Cospito, l'anarchico in sciopero della fame perché detenuto al 41 bis, è stato al centro del Consiglio dei ministri. Le azioni violente degli anarchici "non intimidiscono né condizionano il governo sulla modifica del regime di carcere duro", fanno sapere fonti dell'esecutivo. Nel corso della riunione, in cui è stata tenuta un'informativa sulla vicenda, è stato spiegato che il trasferimento dell'anarchico nel carcere di Opera (Milano) si è reso necessario "per tutelare la sua salute".

Nel comunicato finale del Cdm, si legge che "per la parte di propria competenza", il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, "ritiene di non revocare il regime 41 bis" per Cospito.
"Sul 41 bis per Cospito non si decide oggi, ma nelle sedi opportune. Resta ferma la linea del governo, che non si farà condizionare dagli eventi esterni di questi giorni", emerge ancora dal Cdm

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 30 gennaio 2023 alle 23:30
Autore: Redazione Milano
vedi letture
Print