"L'idea che sia oggi il Pd l'interlocutore italiano più accreditato in Europa deve togliere il sonno a ogni liberale, riformista ed europeista. È una condizione intollerabile e come tale dovrebbe essere vissuta dal centrodestra troppo occupato, invece, a innalzare i vessilli del sovranismo e del populismo. Chiunque creda davvero nel destino europeo e liberale dell'Italia deve ribellarsi. Come? Affrontando una battaglia politica e culturale per riaffermare le ragioni che a suo tempo fecero di Forza Italia il perno di un'alleanza europeista ed europeisti alla fine erano Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Di quella stagione non rimane niente. Sovranismo e populismo sono le forze predominanti nella destra italiana al cui interno il centro è una presenza purtroppo residuale. Qui è il nocciolo della questione: come restituire alla componente liberale, riformista ed europeista il ruolo che ha sempre avuto nella storia della Repubblica? È stata quella componente che ha influenzato in misura decisiva le grandi scelte dell'Italia: dall'adesione alla Nato, alla Comunità economica prima e all'Unione europea dopo.

Nel quadro politico oggi pesa quell'assenza ma lo spazio elettorale che sembrava esaurito va riaprendosi a mano a mano che sovranismo e populismo mostrano la corda. Una legge proporzionale con le preferenze è il solo meccanismo in grado di restituire agli elettori la chance di una forza centrista, alternativa alla sinistra ma ben distinta dalla destra. È così in Germania, in Francia e in Spagna. Perché non renderlo possibile anche in Italia?". Lo scrive in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.
 

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 27 settembre 2020 alle 19:45
Autore: Camilla Galvan
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