In occasione del trentennale dalla morte di Beppe Alfano, giornalista e docente ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto l'8 gennaio del 1993, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella pone l'accento sul ricordo e l'impegno civico.

"Beppe Alfano fu vittima di un vile attentato di matrice mafiosa mentre era alla guida della sua auto: un evento tragico che sconvolse la Città di Barcellona Pozzo di Gotto. I valori di legalità e giustizia, fondamento del nostro sistema democratico, a cui Alfano si ispirava nello svolgimento della sua attività, non furono scalfiti da un delitto così spregevole" ha dichiarato il Capo dello Stato, aggiungendo che attraverso le sue inchieste il giornalista raccontava "una realtà complessa, con l’obiettivo di svelarne le verità contro ogni forma di connivenza e corruzione. La lotta alla criminalità organizzata era per lui un impegno da perseguire con dedizione, all’insegna di una società libera dalla sopraffazione". Dedizione, sottolinea Mattarella, "rimasta impressa nella memoria collettiva: la sua immagine rappresenta un modello per le generazioni di ogni tempo".

Il contrasto alle mafie è una responsabilità comune.Il contributo di ciascuno è elemento imprescindibile per una effettiva cultura della legalità che sia esperienza e dovere sociale. La Repubblica rende omaggio alla sua memoria”, ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 08 gennaio 2023 alle 12:45
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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