"L'Italia segue con la massima attenzione l'evoluzione del conflitto in Siria, che giunto ormai al suo decimo anno, rappresenta una delle più gravi crisi umanitarie internazionali degli ultimi anni. Alleviare le sofferenze del popolo siriano, stremato dalla guerra e su cui grava oggi il rischio di una diffusione incontrollata del Covid-19, rappresenta un imperativo morale cui l'Italia non intende sottrarsi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel suo intervento alla IV Conferenza di Bruxelles sulla Siria, appuntamento promosso dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite con l'obiettivo di raccogliere i fondi necessari a fronteggiare l'emergenza umanitaria e sanitaria nell'area.

Il titolare della Farnesina ha annunciato un ulteriore contributo di 45 milioni di euro in attività umanitarie e di sviluppo destinati alla Siria e ai paesi della regione che ospitano il maggior numero di rifugiati siriani. Sul fronte politico, l'Italia - ha sottolineato il ministro - rimane convinta che la soluzione della crisi non può passare attraverso l'opzione militare ma deve incentrarsi su un processo politico credibile ed inclusivo, sotto l'egida delle Nazioni Unite e in linea con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza 2254. In tale ottica, l'Italia sostiene senza riserve l'azione dell'Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ambasciatore Pedersen, e promuove attivamente il dialogo tra i principali attori coinvolti nella crisi siriana, per il successo del processo politico", le sue parole riprese da Ansa. 

Sezione: Politica estera / Data: Mar 30 giugno 2020 alle 14:50
Autore: Rosa Doro
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