Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Rosa Maria Di Giorgi, esponente quota Pd e membro dell'Ufficio di Presidenza del gruppo sopracitato alla Camera.

Il mandato esplorativo a Fico rappresenta la vittoria di Renzi?

"È la vittoria del buonsenso e della saggezza del Presidente della Repubblica e dei patiti dell'attuale maggioranza. La crisi non avrebbe dovuto esserci, e lo sappiamo. Abbiamo stigmatizzato il comportamento di Italia Viva che avrebbe dovuto porre all'interno della maggioranza, e in modo forte con il Presidente del Consiglio, i suoi rilievi al Recovery e la sua richiesta di rinforzare la squadra di governo, chiedendo, come aveva fatto il Pd, cambiamenti, anche significativi, sul Recovery e una verifica di maggioranza, oltre a un nuovo patto di legislatura e un rimpasto di governo. Ma le cose sono andate diversamente. Ora è un'altra fase. E non ho condiviso nemmeno per un attimo l'idea di un veto a Renzi, così come il veto che sembrava essere in campo nei confronti del Presidente Conte. Italia Viva ha un numero consistente di parlamentari, persone di centrosinistra che non sarebbe certo utile, nè fruttuoso spingere all'opposizione. Se andiamo sui contenuti e non sui personalismi troveremo le soluzioni giuste per il Paese, sia in termini di idee strategiche per lo sviluppo sia per quanto riguarda la squadra di questo nuovo governo. Andare avanti con un unico obiettivo. Il bene dell'Italia".

Quale scenario prevede, ora come ora?

"Credo che avremo nuovi consensi intorno al governo, c'è molta fibrillazione nei gruppi parlamentari e credo che nel centrodestra non ci sia una visione condivisa di questa fase. Mi riferisco a Forza Italia e ai tanti parlamentari che si collocano in un'area di centro e che darebbero volentieri un contributo alla costruzione del futuro del nostro paese attraverso i piani del Recovery e un loro coinvolgimento in maggioranza e nel governo. Quindi immagino un rafforzamento del governo che si sta creando".

Accettereste, in caso di mancato raggiungimento di una maggioranza concreta, di convergere in un ipotetico governo di unità nazionale?

"Io non credo proprio che ce ne sarà bisogno. Troveremo l'equilibrio per un nuovo governo per l'Italia senza ricorrere alle forze sovraniste e antieuropeiste di Salvini e Meloni. Sarebbe d'altra parte una sorta di contraddizione che non credo ci porrebbe in una situazione semplice nei nostri rapporti con l'Europa. Il Presidente Fico e le forze di maggioranza hanno un paio di giorni per lavorare e per trovare una risposta che sia soddisfacente e dia garanzie di stabilità al Presidente della Repubblica".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 31 gennaio 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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