Sulla situazione degli ospedali, sempre più al collasso, ne ha parlato oggi al Corriere della Sera Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione Nuovi Farmaci allo Ieo, l’Istituto Europeo di Oncologia e professore di Oncologia medica all’Università di Milano.

"Alcuni studi internazionali hanno dimostrato che i ritardi nella diagnosi di malattia e nella possibilità di accedere alla chirurgia hanno comportato un aumento del rischio di mortalità per i malati, rispetto alla situazione pre-Covid, del 2 per cento - spiega il professore. Non solo: l’emergenza Covid ha penalizzato anche la prevenzione. In Italia, durante la prima ondata, si sono “persi” almeno un milione e 400 mila esami di screening".

"Innegabile poi che il personale sia sotto stress. Nella mia esperienza universitaria ho conosciuto medici giovani che, nelle fasi peggiori della pandemia, di fronte ai pazienti, sono andati incontro a burnout, anche per l’impossibilità di andare avanti nel loro percorso formativo. E molti medici hanno abbandonato la professione a contatto con i pazienti, abdicando a alla vera missione del medico" ha aggiunto.

Sezione: Altre Notizie / Data: Mer 12 gennaio 2022 alle 11:50
Autore: Simone Gioia
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