“Le tv commerciali La7 e Rete4 hanno cambiato i palinsesti con le dirette straordinarie di Mentana e Brindisi sui ballottaggi e hanno stravinto il confronto degli ascolti. La Rai, invece, ha deciso di non trasmettere nessuno speciale sui risultati elettorali a partire dalla chiusura dei seggi alle 23, ha mandato in onda una puntata preregistrata di Speciale Tg1 e ha perso. Come è possibile che si possano fare scelte così miopi, peraltro contrarie a quanto previsto dal Contratto di Servizio? Deposito un’interrogazione in commissione di Vigilanza”. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

“Possibile che la Rai, pagata dal canone – prosegue Anzaldi – proprio per fare informazione, sia assente quando ci sono notizie da dare, mentre le tv commerciali, che si reggono solo sulla pubblicità, reputino addirittura conveniente fare quello che la Rai sarebbe già pagata per fare? Peraltro la Rai può contare sulla redazione regionale più grande d’Italia, ovvero la Tgr che conta su oltre 800 giornalisti, 20 edizioni regionali, altrettanti direttori e capiredattori, sedi, strutture, operatori. Chi ha preso questa decisione dannosa sia per il ruolo del servizio pubblico, sia per le stesse casse aziendali, visto che si è rivelata sbagliata anche in termini di ascolti?”

“La Rai dispone di tre reti con tre direttori superpagati – ha dichiarato inoltre Anzaldi a VigilanzaTv – ma ciò non implica maggiore agilità bensì maggiore tendenza allo scaricabarile. A La7, come in tutte le altre televisioni europee, decide uno solo e non deve aspettare i comodi degli altri. Mi chiedo per giunta a cosa serva il Contratto di Servizio se la Rai non lo rispetta. Abbiamo visto l’altro ieri con i Mondiali di Atletica, ieri con Benedetta Pilato e oggi con i risultati delle Amministrative. Il tutto mentre si moltiplicano direzioni e vicedirezioni, e il Piano Newsroom giace in soffitta. Tralasciando gli aspetti economici – perché, se le Tv commerciali lo fanno, significa che ci guadagnano – siamo al paradosso: la televisione che finanziamo con il canone, vincolata da un contratto di servizio per seguire questi avvenimenti, non lo rispetta e lascia campo libero agli altri. Tanto pagano gli italiani”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 27 giugno 2022 alle 10:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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