"Oggi in Italia ci sono circa 37 milioni di persone in età da lavoro (= tra i 15 e i 64 anni). Non sono gli occupati (che sono circa 23 milioni): sono, invece, il bacino demografico tra cui pescare coloro che producono beni, servizi, reddito. 17 anni è un periodo lungo, se consideriamo gli standard della politica italiana. Dove anche solo pochi mesi sono un’era geologica. Ma in realtà 17 anni non sono quasi nulla. È circa il lasso di tempo che separa un bambino che oggi è in prima elementare dal momento in cui conseguirà la laurea. Oppure, se preferite guardare indietro, 17 anni fa diventammo campioni del mondo in Germania. Ebbene, secondo le previsioni Istat - non quelle più pessimistiche, ma quelle “‘normali” - tra 17 anni le persone in età da lavoro in Italia si ridurranno di 6 milioni. Cioè da 37 passeranno a 31 milioni, per un calo di più del 16%. Significa che il bacino dentro cui sarà possibile “pescare” persone che “fanno il Pil” avrà una contrazione del 16%. La politica italiana ha un orizzonte troppo corto per comprendere quanto terrificante questo dato sia. Ci stiamo avvicinando al momento in cui anche una (del tutto improbabile) impennata delle nascite non servirà come rimedio; nei fatti ci siamo già, se pensiamo che un bambino concepito oggi sarà “forza lavoro di fatto” tra ben più di 17 anni".

Questo il post del deputato di Italia Viva Luigi Marattin su Twiter

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 04 giugno 2023 alle 20:15
Autore: Redazione PN
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