Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è in audizione alla Camera dei deputati, dove anticipa le misure di un nuovo dpcm, che prevederà, a quanto si apprende, un coprifuoco nazionale alle 21. È quanto sarebbe stato deciso stamattina nella riunione del premier con i capidelegazione: "Il quadro epidemiologico nazionale ed europeo è quantomai critico, il virus corre in tutto il Continente. Nuove misure restrittive, da adottare anche prima di mercoledì 4 novembre, dovranno rispondere al tentativo di frenare la curva di contagio, che aumenta di settimana in settimana. Nelle ultime due settimane un incremento di casi superiore ai 150 contagi per ogni 100.000 abitanti. Il governo è sempre stato e sempre rimarrà consapevole della piena responsabilità di fronte al Paese, di fronte a ogni decisione per la sua salvezza. Sono pronto ad ascoltare con attenzione e preannuncio la mia disponibilità ad accogliere i rilievi delle risoluzioni che saranno approvate".

Emergenza da Covid-19, comunicazioni alla Camera dei Deputati

In diretta dalla Camera dei Deputati le comunicazioni sulle misure per l'emergenza da Covid-19

Pubblicato da Giuseppe Conte su Lunedì 2 novembre 2020

Continua Conte: "Non stiamo subendo un'insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva, ma registriamo un crescente e preoccupante affollamento negli altri reparti, come le terapie sub intensive e le aree mediche in generale. I dati confermano che c'è una rilevante differenza rispetto alla prima ondata, anche in termini di risposta sanitaria e presidi e equipaggiamenti medici. La cura presso i domicili serve per alleggerire gli ospedali, Arcuri ha acquistato 10 milioni di test rapidi in modo da ridurre le quarantene. È stata avviata una richiesta per tamponi molecolari che porterà 250 mila tamponi molecolari al giorno. In questo modo aumenterà lo screening della popolazione italiana fino ad arrivare a 350 mila test al giorno, con uno scenario avverso disporremo anche di personale militare. L'evoluzione dell'epidemia risulta, però, molto preoccupante. Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4, con particolare riferimento ad alcune regioni. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. Il famoso RT nazionale è a 1,7, ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un'alta probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese. Alla luce dell'ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni, siamo costretti a intervenire in un'ottica di prudenza per mitigare il contagio, con una strategia che va modulata sulle differenti criticità delle Regioni. Riteniamo necessario assumere una decisione orientata, che ottempli nuovi interventi restrittivi, modulati sulla base del livello di rischio nei territori. Su base di criteri scientifici predefiniti ci sarà un regime differenziato basato su diversi livelli regionali. A marzo, sprovvisti di un piano, abbiamo emanato provvedimenti che ci hanno portato un lockdown generalizzato, oggi invece abbiamo una struttura di prevenzione. Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree, con tre scenari di rischio e con misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute. Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio, salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Per l'intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre. Nel dpcm si prevede, anche integralmente, la didattica a distanza per le scuole di secondo grado. Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. Il governo prevede a livello nazionale la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull'attività economica, la produzione, ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell'economia. Più piegheremo i contagi, più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non ci dicono nulla del disagio sociale, ma il risultato è straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 02 novembre 2020 alle 12:20 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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