“Sono fortemente preoccupato per la situazione attuale delle due questioni essenziali per il funzionamento della nostra società, ovvero la scuola e la sanità pubbliche. La riduzione continua dei finanziamenti prevista nella NADEF approvata dal Governo Meloni, fino al 6% nel 2025, farà ritornare il nostro Paese ai tristi anni del 2001-2019, quando abbiamo vissuto un disastro della sanità pubblica. Bisognerebbe comprendere che investire nella scuola e nella sanità pubblica significa migliorare la qualità della vita, fare prevenzione, evitare costi futuri e dimostrare che il nostro paese è un paese civile”.

Così, questa mattina, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ospite di Agorà su Raitre.



L'aumento degli stipendi inserito in Legge di Bilancio dal Governo, – ha proseguito il parlamentare, – non avrà alcun effetto sulla vita quotidiana dei cittadini e degli operatori sanitari ma servirà solo a pagare le bollette energetiche, perché si è deciso di non intervenire nei confronti di chi ha speculato e continua a speculare sulla crisi energetica, relegando a un ruolo secondario la strategia energetica del Paese. Sottolineo la necessità di modernizzare il nostro Paese, aumentando gli investimenti in trasporto pubblico e in altri servizi fondamentali. Oggi, rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia è fortemente arretrata in questi settori: dobbiamo agire subito per colmare il gap”.

Infine, sull’autonomia differenziata, Bonelli ha affermato che “questo progetto mina un principio costituzionale fondamentale quello della sussidiarietà: non si possono concentrare le grandi risorse nelle regioni del nord, queste dovrebbero andare al fisco generale, il quale poi le divide in maniera sussidiaria. Non possiamo dimenticare che l'Italia è una sola e la questione della sanità durante la pandemia da Covid19 dovrebbe avercelo insegnato,” ha concluso l’ecologista.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 31 gennaio 2023 alle 18:20
Autore: Redazione Centrale
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