"Ieri sera, ore 18.30, sono in Aula a fare il mio dovere di deputata. Devo votare la sfiducia a Salvini. Arriva una telefonata dalla redazione di Otto e mezzo: la Gruber mi invita per la prima volta dopo anni. L'ultima volta era ancora la stagione del Covid. E ricordo che tra le imperdibili domande politiche mi avevano lungamente interrogato sul perché mi fossi tolta la mascherina mentre camminavo al parco per dare un bacio al mio fidanzato. Vabbè. Ringrazio per l'invito ma essendo arrivato poco prima della registrazione non posso lasciare la Camera perché devo votare la sfiducia a Salvini.

Quando va in onda la trasmissione capisco che è un processo in contumacia (con Travaglio, Giannini, Guerzoni e Bocchino in studio) contro la mia proposta di far rispettare la par condicio anche ai giornalisti schierati. Come Travaglio appunto. 

Che nel corso della trasmissione riesce a dire che lui è imparziale, che lui non è schierato con i Cinque Stelle, che io ho cacciato Giannini dalla Rai (affermazione di cui risponderà davanti a un tribunale) e che io sono "una poveretta". Testuale". 

Lo scrive in un post su Facebook la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, che aggiunge: "Non avevamo bisogno di vedere "Otto e mezzo" di ieri sera per sapere che Marco Travaglio è un pregiudicato bugiardo e un diffamatore seriale: lo affermo senza timore di smentita.  Ma chi ha visto la trasmissione di ieri capisce bene che una cosa sono i giornalisti imparziali e un'altra sono i commentatori di parte e i seminatori di FakeNews come appunto Marco Travaglio". 

"La mia proposta parte da un dato di fatto: da una parte ci sono i giornalisti seri e corretti, dall'altra i pregiudicati che diffamano. 

Scegliete voi in quale categoria rientra il signor Travaglio", conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 04 aprile 2024 alle 13:50
Autore: Redazione PN
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