«Il problema è che se si mettono regole draconiane che costringono i nostri agricoltori o allevatori a ridurre la produzione, a fronte di un consumo che rimane invariato, inevitabilmente si finisce per importare da Paesi che usano sistemi produttivi ancora più impattanti per l’ambiente. Il rischio è che il cibo venga usato come arma di guerra, basta vedere quello che sta accadendo a causa della Russia o nel Mar Rosso con gli Houti. Come Italia intanto abbiamo raggiunto due obiettivi: il 100% di presenze all’Agrifish, nelle riunioni tra ministri. E il fatto che nel Consiglio Ue del 21 e 22 marzo l’Agricoltura è tra i quattro punti all’ordine del giorno.

Terzo, nel piano Mattei c’è un capitolo dedicato proprio alle produzioni sostenibili, senza rinunciare alla qualità. Bisogna tornare all’idea dei padri fondatori dell’Europa: sostenibilità di cui l’agricoltore di fa garante e difesa delle attività agricole». Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervistato dal Messaggero.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 13 marzo 2024 alle 09:00
Autore: Redazione Milano
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