"Il Patto di stabilità, in base alla nostra valutazione, ha funzionato bene, ha abbastanza flessibilità come la crisi ha dimostrato: siamo stati capaci di attivare la clausola di salvaguardia e di fornire uno stimolo fiscale molto considerevole all’economia ma ci sono alcuni elementi che vanno affrontati. Bisogna assicurare una riduzione del debito graduale e credibile, serve una semplificazione delle regole, si devono soddisfare i bisogni di investimento".

Sono le parole del vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, al Corriere della Sera.

"La regola del debito richiede una riflessione su come rendere il percorso di riduzione più realistico e più favorevole alla crescita: questo è uno dei temi della consultazione pubblica che stiamo lanciando - afferma Dombrovskis. La Recovery and Resilience Facility non copre l’intero divario degli investimenti, perché il bilancio dell’Ue con l’RRF vale il 2% del Pil, mentre i bilanci nazionali sono circa il 50% del Pil. L’Italia è il maggior beneficiario dela RRF, ma certamente anche la composizione delle finanze pubbliche degli Stati membri sarà importante - sottolinea. Ora abbiamo a che fare con le leggi di Bilancio 2022 e la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità è ancora attiva - prosegue. Le linee guida che abbiamo dato è di continuare con politiche fiscali differenziate a seconda del rischio di sostenibilità negli Stati membri, cioè i Paesi con un alto debito pubblico devono avere un approccio più prudente ma continuare a sostenere l’economia e non compromettere la ripresa. Per il 2023 daremo agli Stati membri le linee guida per la preparazione delle leggi di bilancio nel primo trimestre del prossimo anno e più dettagliate nel pacchetto di primavera del semestre europeo".

Sezione: Politica estera / Data: Mer 20 ottobre 2021 alle 10:40
Autore: Simone Gioia
vedi letture
Print