Questo governo di centrodestra sta «indebolendo le norme anticorruzione e spuntando le armi della magistratura, un pezzo alla volta». Ne è sicuro Giuseppe Conte, leader del Movimento cinque stelle, che in un'intervista attacca frontalmente l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. 

Tra gli esempi riportati dall'ex Presidente del Consiglio che dimostrano i danni del governo ci sono anche ii test psico-attitudinali introdotti per i magistrati e le critiche "ignobili" a Federico Cafiero De Raho, deputato pentastellato ed ex procuratore nazionale Antimafia.

"La verità è che interi settori della maggioranza sono più concentrati a far la guerra all’antimafia che a mettere all’angolo mafiosi e corrotti" prosegue Conte, difendendo le proprie scelte: "noi nelle istituzioni portiamo campioni dell’antimafia come De Raho, oggi oggetto di ignobili attacchi (nell’inchiesta sul dossieraggio, ndr), e Scarpinato, tra gli artefici di indagini e condanne contro Cosa nostra e Casalesi. Candidiamo in Europa Giuseppe Antoci, ideatore di un protocollo contro le frodi mafiose sui fondi europei". 

Per il leader dei cinque stelle "Questo esecutivo mira ad assoggettare il potere giudiziario, secondo una logica di subordinazione perseguita da tutti coloro che, da Gelli in giù, hanno lavorato per condizionare obliquamente i processi decisionali democratici», dice Conte, riferendosi alla loggia P2, massonica ed eversiva, «questa maggioranza vuole scardinare il nostro ordinamento costituzionale e, in particolare, i principi dell’autonomia della magistratura e della legge uguale per tutti", aggiunge Conte richiamando alla memoria i fatti che hanno coinvolto la loggia P2 di Licio Gelli, massonica ed eversiva, "questa maggioranza vuole scardinare il nostro ordinamento costituzionale e, in particolare, i principi dell’autonomia della magistratura e della legge uguale per tutti". 

L'ex premier è tornato a parlare anche del superbonus spiegando: "Il mio governo ha ideato la misura in un periodo di emergenza per rilanciare l’economia, ma poi ha l’ha gestita solo per pochi mesi" ha affermato, sottolineando l'atteggiamento tendenzioso dell'attuale governo, pronto a mettere in evidenza soltanto i costi di quell’intervento, omettendo invece i dati sui ritorni diretti indiretti e d'indotto. 

"Le polemiche attuali e il discorso sui costi sta oscurando completamente i grandi vantaggi prodotti dalla misura: un extra-gettito record confermato ancora nel 2023, prezioso soprattutto adesso che con Meloni abbiamo il record di povertà e 12 mesi consecutivi di crollo della produzione industriale", rivendica ancora.

In merito alla vicenda giudiziaria che ha colpito il Ministro del Turismo, Daniela Santanché, che potrebbe essere rinviata a giudizio nell’inchiesta sulla gestione del gruppo Visibilia, Conte sostiene la mozione di sfiducia. "Nei mesi più difficili di quella crisi, Meloni urlava a squarciagola contro le nostre misure e adesso di fronte a queste gravi accuse fa finta di niente?", osserva il leader pentastellato per po aggiunìmngre: "La ministra ha mentito al Parlamento e vi è anche l’accusa circostanziata di truffa aggravata sui fondi Covid che il mio governo stanziò in pandemia". 

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 31 marzo 2024 alle 17:00
Autore: Tommaso Di Caprio
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