“Erbivori e sonnambuli. Anche dopo lo scoppio della guerra in Ucraina l’Ue ha pensato che si potesse andare avanti con ‘business as usual’. Valanghe di direttive green inapplicabili; delega agli stati sulla politica industriale falsando il mercato unico; governance consensuale; patto di stabilità ‘frugale’; lentezza nel sostegno all’Ucraina; limitazione nell’uso della capacità di fare debito comune; mancanza di un progetto vero sulla difesa europea". Lo scrive su X Carlo Calenda, leader di Azione.

“Le priorità vanno rovesciate. 1) difesa comune con debito europeo; 2) Politica industriale comune sostitutiva di quella nazionale che miri anche alla sicurezza degli approvvigionamenti; 3) freno alla super get azione di regolamentazioni ambientali senza analisi di impatto; 4) patto di stabilità adatto ad un’economia che deve tener conto dell’instabilità esterna e della necessità di benessere e sicurezza della classe media (Mes sanitario); limitazione del diritto di veto in Consiglio e stretta sulle influenze esterne dirette (sulla politica) e indirette (sui social e mezzi di comunicazione). L’assetto della nuova Europa -  conclude Calenda - deve essere meno erbivoro e più assertivo e l’agenda delle priorità più chiara e meno astratta. A questo lavoreremo in Parlamento europeo”.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 07 aprile 2024 alle 17:30
Autore: Tommaso Di Caprio
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