Turismo: nel 2023 in Veneto oltre 21 milioni di arrivi, +16 per cento rispetto al 2022

Per la Regione Veneto il 2023 è stato un anno di grandi successi per quanto riguarda il turismo.  I numeri positivi fatti registrare dalla regione sono stati resi noti dal sistema statistico regionale nel report delle Statistiche Flash realizzato sui dati provvisori Istat.

Nel 2023, il Veneto ha visto un significativo aumento dei turisti, con un totale di 21,1 milioni di arrivi, segnando un aumento del 16,1% rispetto all'anno precedente e del 4,3% rispetto al periodo pre-pandemico del 2019. Tra i protagonisti di questo aumento, i cittadini stranieri hanno contribuito in modo significativo, con 13,7 milioni di visite, rappresentando un incremento del 24,3% rispetto al 2022 e del 3,7% rispetto al 2019.

Per quanto riguarda le presenze nelle strutture ricettive della regione, nel 2023 si è registrato un totale di 71,9 milioni di pernottamenti, mostrando un aumento del 9,1% rispetto all'anno precedente e dello 0,9% rispetto al 2019. Gli italiani hanno registrato 22,1 milioni di presenze, con un incremento del 1,0% rispetto al 2022 ma con una diminuzione del 4,2% rispetto al 2019. D'altra parte, i cittadini stranieri hanno totalizzato 49,8 milioni di presenze, con un aumento del 13,0% rispetto all'anno precedente e del 3,4% rispetto al periodo pre-pandemico.

I dati provvisorio per il 2023 segnano una ripresa generale per ogni tipo di località turistica.  Al mare, gli arrivi sono stati 4,5 milioni, con un aumento del 7,6% rispetto al 2022 e del 9,2% rispetto al 2019. Le presenze hanno raggiunto i 25,9 milioni, con un aumento del 3,6% rispetto al 2022 e del 2,4% rispetto al 2019. Anche al lago, ci sono stati risultati positivi, con 3,1 milioni di arrivi (+8,8% rispetto al 2022 e +8,5% rispetto al 2019) e 14,0 milioni di presenze (+7,3% rispetto al 2022 e +6,9% rispetto al 2019). nelle zone montane gli arrivi sono stati 1,3 milioni (+15,3% rispetto al 2022 e +11,7% rispetto al 2019), mentre le presenze hanno raggiunto i 4,5 milioni, mostrando un aumento del 13,3% rispetto all'anno precedente e del 6,9% rispetto al periodo pre-pandemico.