"La Chiesa rivive lo stupore delle donne che andarono al sepolcro all'alba del primo giorno della settimana. La tomba di Gesù era stata chiusa con una grossa pietra; e così anche oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell'umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora". E' con queste parole che il Papa nel Messaggio pasquale 'Urbi et Orbi' dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro, ha richiamato l'attenzione sul tema della guerra che infiamma il mondo.

"La Chiesa rivive lo stupore delle donne che andarono al sepolcro all'alba del primo giorno della settimana. La tomba di Gesù era stata chiusa con una grossa pietra; e così anche oggi massi pesanti, troppo pesanti chiudono le speranze dell'umanità: il masso della guerra, il masso delle crisi umanitarie, il masso delle violazioni dei diritti umani, il masso della tratta di persone umane, e altri ancora". Lo ha detto il Papa nel Messaggio pasquale 'Urbi et Orbi' pronunciato dopo la celebrazione della Messa pasquale presieduta questa mattina da Francesco in Piazza San Pietro e alla quale hanno partecipato circa 60mila tra fedeli e pellegrini.

"Anche noi - ha proseguito il Pontefice dalla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro dopo la celebrazione della Messa pasquale - come le donne discepole di Gesù, ci chiediamo l'un l'altro: 'Chi ci farà rotolare via queste pietre?' (cfr Mc 16,3). Ed ecco la scoperta del mattino di Pasqua: la pietra, quella pietra così grande, è stata già fatta rotolare. Lo stupore delle donne è il nostro stupore: la tomba di Gesù è aperta ed è vuota!. Da qui comincia tutto. Attraverso quel sepolcro vuoto passa la via nuova, quella che nessuno di noi ma solo Dio ha potuto aprire: la via della vita in mezzo alla morte, la via della pace in mezzo alla guerra, la via della riconciliazione in mezzo all'odio, la via della fraternità in mezzo all'inimicizia". 

"Oggi volgiamo anzitutto lo sguardo verso la Città Santa di Gerusalemme, testimone del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù e a tutte le comunità cristiane della Terra Santa. Il mio pensiero va soprattutto alle vittime dei tanti conflitti che sono in corso nel mondo, a cominciare da quelli in Israele e Palestina, e in Ucraina. Cristo Risorto apra una via di pace per le martoriate popolazioni di quelle regioni. Mentre invito al rispetto dei principi del diritto internazionale, auspico uno scambio generale di tutti i prigionieri tra Russia e Ucraina: tutti per tutti!", ha concluso il Pontefice. 

Sezione: Altre Notizie / Data: Dom 31 marzo 2024 alle 16:30
Autore: Tommaso Di Caprio
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