"L'espulsione dell'imam della moschea abusiva di via Zambelli per motivi di ordine e sicurezza pubblica è indice della pericolosità dell'islam radicale che prolifera nella nostra città, purtroppo nel silenzio dell'amministrazione comunale succube delle varie comunità musulmane che in spregio a ogni regola operano nella più totale illegalità. Oltre a minacciare quotidianamente gli abitanti del quartiere con frasi del tipo "italiani di merda, vi taglio la gola, vi ammazzo", questo soggetto aveva numerosi precedenti penali e di polizia, era socialmente pericoloso in particolare nei confronti delle donne. E vorrei capire, ora, dove sono le femministe di sinistra? Non hanno nulla da dire? Sono troppo impegnare a modificare le desinenze delle parole, forse. Ora il sindaco Sala, anziché appoggiare la battaglia di arretramento culturale di Pioltello, si attivi immediatamente per chiudere il luogo di culto irregolare dove spadroneggiava questo signore, tra l'altro condannato a quattro anni e sette mesi di carcere per stalking ai danni di un'intera via. I giudici parlavano di "una serie lunghissima, reiterata, costante, martellante di molestie, intrusioni, minacce, danneggiamenti, talora percosse", eppure l'imam non è mai finito in carcere. Benissimo ora il provvedimento del Ministero dell'Interno che rispedirà l'imam violento in Bangladesh: a Miano, e in generale in Italia, non può esserci spazio per personaggi del genere. Pd e compagni aprano gli occhi prima che sia troppo tardi: tolleranza zero contro le moschee abusive".

Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 09 aprile 2024 alle 21:40
Autore: Redazione PN
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