"Perché l’Italia, più di altri grandi paesi europei, sembra mostrare una vulnerabilità maggiore alle ingerenze russe?  Ci sono a mio avviso almeno quattro motivi. Un retaggio culturale storico a sinistra, che enfatizza un dato anti-occidentale; una fascinazione tra i sovranisti che ammirano l'uomo forte di Putin e il modello russo di potere; una relazione economica forte negli anni scorsi, prima delle sanzioni; e, non da ultimo, le conseguenze della tensione tra Kirill e il Vaticano, che vede una simpatia per Mosca tra i cattolici conservatori che si identificano di più con la posizione morale della Chiesa ortodossa russa che con quella di Papa Francesco. Ormai la disinformazione russa viene condotta con modalità che appartengono al registro del conflitto aperto e va combattuta con una agenzia ad hoc".

Lo afferma su X Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 08 aprile 2024 alle 23:20
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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