"Da ieri gli esponenti della maggioranza strombazzano di un sedicente calo della povertà causato, a loro dire, dalle fantasmagoriche politiche del Governo e dall’abolizione del Reddito di cittadinanza, una vera e propria ossessione per FdI, Lega e FI. Niente di più falso. Se invece di fermarsi ai titoli dei giornali amici essi avessero letto quanto rilevato dall’Istat si sarebbero accorti che lo scorso anno non c’è stato alcun calo della povertà: l’Istituto ha infatti misurato il rischio di povertà, che è una cosa diversa. La cancellazione del Reddito, iniziata a luglio 2023 con i cosiddetti “occupabili”, ha portato invece a un aumento di 0,2 punti dell’indice di Gini che misura la disuguaglianza, avendo avuto, altresì, un impatto pari a zero sulla diminuzione del rischio di povertà. Per evitare queste figuracce sarebbe bastato visionare la tabella pubblicata a pag.

4 del documento dell’Istat. Se in generale l’indice di Gini ha registrato una minima diminuzione (-0,2) è anche grazie all’assegno unico introdotto dal Governo Conte. Ultimo, ma non meno importante: l’analisi dell’Istituto non tiene conto della sostituzione del RdC con l’Assegno di inclusione, che, solo a gennaio di quest’anno, ha lasciato 450mila nuclei famigliari con minori, anziani e persone diversamente abili prive di qualsiasi sostegno. Basta propaganda elettorale sulla pelle dei più deboli". Lo afferma su Facebook Elisa Pirro, senatrice del M5s.

Sezione: Politica social / Data: Gio 07 marzo 2024 alle 19:10
Autore: Redazione Centrale
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