Il Governo Fanfani III è stato il sedicesimo governo della Repubblica Italiana, il quarto della III legislatura. Venne presieduto dal deputato Amintore Fanfani e rimase in carica dal 27 luglio 1960 al 22 febbraio 1962, per un totale di 575 giorni, ovvero 1 anno, 6 mesi e 26 giorni. Divenne noto come il governo delle convergenze parallele.

A seguito delle dimissioni del Governo Tambroni formalizzate il 19 luglio 1960, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi avvia le consultazioni che si concludono il 21 luglio quando assegna l’incarico a Fanfani che il 26 luglio forma il suo terzo governo formato esclusivamente da esponenti del proprio partito, la DC, con l’appoggio esterno del PSDI, PLI, PRI e con l’astensione del PSI e dei monarchici.

Fanfani presenta al Parlamento il 2 agosto il governo e il suo programma; la fiducia viene accordata dalla Camera il 3 agosto, subito dopo la discussione, con 126 voti favorevoli provenienti da DC, PSDI, PRI, PLI, due indipendenti e il valdostano Chabod e 58 contrari provenienti da PCI e MSI; si astengono invece il PSI, i monarchici e il rappresentante altoatesino (36). Alla Camera la fiducia viene approvata il 5 agosto dopo due giorni di discussioni con 310 favorevoli, 156 contrari e 96 astenuti.

Durante il congresso del PSI a marzo 1961 Pietro Nenni ripropone la possibilità dell’appoggio del partito a un nuovo governo di centro sinistra guidato dalla DC ottenendo l'approvazione della sua proposta. L'anno successivo, durante il congresso della DC di gennaio, Aldo Moro ipotizza un governo di centro-sinistra con i socialisti che ottiene l'approvazione del partito. Pochi giorni dopo, il 2 febbraio il governo Fanfani si dimette e il 10 febbraio gli viene conferito un nuovo incarico.

Sezione: RicorDATE? / Data: Dom 26 luglio 2020 alle 00:47
Autore: Politica News Redazione
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