Il 24 agosto 1981 Mark David Chapman viene condannato a 20 anni di prigione per l’uccisione di John Lennon. L’assassinio era accaduto l’8 dicembre del 1980 dopo che per anni Chapman era stato ossessionato dai Beatles e da Lennon, al punto da sposare un anno prima una donna americana di origine giapponese - Gloria Hiroko Abe - che gli ricordava Yōko Ono. Col tempo si convinse che Lennon aveva tradito gli ideali della sua generazione e si sentì investito della missione di punirlo. Lennon venne ucciso da quattro colpi di pistola, uno dei quali gli trapassò l’aorta. Trasportato d'urgenza al Roosevelt Hospital, John Lennon fu dichiarato morto alle 23:15. Al momento dell'omicidio, Chapman aveva con sé una copia de Il giovane Holden.

Dopo aver sparato, rimase impassibile sulla scena del crimine, tirò fuori la sua copia del libro e si mise a leggere fino all'arrivo della polizia. Il custode del Dakota Building, Mr. Perdomo, gridò a Chapman: «Lo sai che cosa hai fatto?», al che Chapman rispose con lucida freddezza: «Sì, ho appena sparato a John Lennon». Chapman fu accusato di omicidio di secondo grado (secondo la legge statunitense) e, dichiaratosi colpevole, fu condannato alla reclusione da un minimo di 20 anni al massimo dell'ergastolo (quindi meno della possibile pena massima applicabile, che consisteva in almeno 25 anni). Nel 2000, scontato il minimo della pena, si è visto rifiutare la richiesta di scarcerazione sulla parola.

Sezione: RicorDATE? / Data: Lun 24 agosto 2020 alle 08:00
Autore: Alessandra Stefanelli
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