Il problema del razzismo negli Stati Uniti, tornato d’attualità nelle ultime settimane dopo l’uccisione di George Floyd, è ormai atavico, anche perché a lungo fu parte della loro costituzione. Nel 1962 George Wallace venne eletto per i democratici governatore dell’Alabama con un programma ultrasegregazionista e antifederale. L’11 giugno del 1962, assieme ai suoi sostenitori, si presentò davanti all'Università dell'Alabama per impedire la desegregazione dell'istituto e l'entrata ai corsi dei primi due studenti neri, Vivian Malone e James Hood, che erano scortati e protetti dalla Guardia Nazionale, dal marshal federale e dal procuratore dello Stato.

I due allievi sarebbero entrati nell'università tra le urla della folla.  Un tentativo analogo da parte di Wallace di impedire l'iscrizione di quattro studenti neri in quattro diverse scuole elementari ad Huntsville nel settembre 1963 fu bloccato dall'intervento di un tribunale federale di Birmingham, che consentì ai quattro bambini di entrare, per la prima volta in Alabama, in una scuola integrata. In quello stesso anno un attentato mortale colpì una chiesa battista di Birmingham, uccidendo quattro bambine nere. Wallace fu ritenuto responsabile dell'atmosfera di odio che regnava nello Stato e Martin Luther King lo chiamò in causa personalmente, accusandolo di avere le mani sporche del sangue di quelle bimbe.

Sezione: RicorDATE? / Data: Gio 11 giugno 2020 alle 08:00
Autore: Alessandra Stefanelli
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