"Mancavano pochi giorni al nostro esame di maturità. E la preoccupazione principale che avevamo era soltanto la versione di greco. Non pensavamo possibile che succedesse qualcosa alla nostra Firenze, nel cuore del centro storico patrimonio dell’umanità. Poi l’esplosione, la tragedia, il terrore. Quella mattina di trent’anni fa nessuno di noi entrò in classe. I professori scesero in corteo con noi e cercammo di raggiungere Palazzo Vecchio per urlare tutti insieme il No alla Mafia e il dolore per la morte di cinque innocenti: Dario, Angela, Fabrizio e le piccole Nadia e Caterina. La strage dei #Georgofili sarà per sempre una ferita nel cuore di ciascun fiorentino. Ieri notte mi sono unito al tradizionale corteo che nel silenzio ha percorso i pochi passi tra Palazzo Vecchio e via Lambertesca. Quei luoghi, quel ricordo per noi significano molto. E anche per questo siamo grati al Presidente Mattarella che sarà a Firenze nel pomeriggio per le celebrazioni ufficiali. Ma ieri sera è accaduto qualcosa in più.  Con noi c’era Tina Montinaro, la moglie del capo scorta di Falcone, Antonio. Uno degli eroi poco riconosciuti di questo Paese. All’ingresso della galleria degli Uffizi ci sono oggi i resti dell’auto del capo scorta, la tristemente famosa Quarto Savona Quindici, totalmente distrutta dal tritolo.

A distanza di anni si scorgono ancora le tracce del sangue delle vittime. Tina è una forza della natura, un inno alla vita e alla speranza, una colonna per le Istituzioni di questo Paese. E ieri ha sorriso spendendo parole di incoraggiamento soprattutto per i giovani presenti. Chi non è fiorentino non capisce fino in fondo cosa ha significato per la nostra generazione e per la nostra città la strage dei Georgofili. Ma chi non conosce Tina non capisce fino in fondo perché la mafia ha perso. Sì, trent’anni dopo i Georgofili nessuno può abbassare la guardia. Ma la mafia ha perso e noi abbiamo il dovere di gridarlo ovunque. Noi, diventati adulti con le autobombe, non dobbiamo dimenticare mai. Non dobbiamo smettere di lottare mai".

Lo scrive su Twitter Matteo Renzi, leader e senatore di Italia Viva.

Sezione: Politica social / Data: Sab 27 maggio 2023 alle 12:45
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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