Botta e risposta al vetriolo su Twitter tra Monica Cirinnà e Carlo Calenda. Esordisce la senatrice del Partito Democratico: "Caro Carlo Calenda, Alitalia e molte altre crisi hanno dimostrato le tue pessime doti di amministratore! Dopo indicazione Bertolaso come vicesindaco ed endorsement Giorgetti è chiaro da che parte stai: il csx non fa per te, nonostante tu sia stato eletto coi voti del Pd". 

Giunge immediata la replica del candidato sindaco di Roma: "Alle brutte mi prendi come maggiordomo. Mi basta lo stipendio del cane. A Monica… un paio di mesi di silenzio va". Affermazione non piaciuta alla Cirinnà che così controbatte: "Davvero un signore complimenti! Dire a una donna di tacere è tipico di quella cultura di dx che tanto ti ammira! Bravo! Comunque dì ai tuoi amici della Lega che mancano ancora 49milioni di € . I 24.000 € della cuccia li hanno i carabinieri. Tu li avresti chiamati? Boh…".

Querelle poi protattrasi in serata quando il leader di Azione, ospite del Tg4, rincara la dose:"Penso che gli elettori del Pd considerino stupido questo modo di fare politica. Le polemiche su sei di destra, di sinistra, fascista o comunista servono per rimbecillire gli elettori romani su un dato: le classi dirigenti di destra e sinistra hanno tenuto in ostaggio questa città, l'hanno bloccata spesso in modo connivente. La Cirinnà è folclore".

Dal canto suo, la Cirinnà non lesina complimenti e attacca: "È l'ultima settimana di campagna elettorale e sentire Calenda che parla di folclore e di modi stupidi di fare politica rende evidente quanto non abbia chiari alcuni concetti fondamentali. Nonostante i tanti e importanti incarichi che ha ricoperto non comprende, o finge di non capire, che tra destra e sinistra vi sono delle differenze in termini di programmi e di stile. Un esempio evidente ne è la visione ultra liberista a cui Calenda si richiama e che ha applicato nella sua azione politica. Una visione che, purtroppo, ha lasciato macerie nel mondo del lavoro, a partire dalle vicenda Alitalia, Ilva e Whirpool". In conclusione, continua, "se, come si dice a Roma, intende buttarla in caciara, libero di farlo, ma la politica è una cosa seria, le sue decisioni toccano la vita delle persone, e non può essere un’eterna battuta per vivere nella bolla di Twitter e piacere al pubblico di turno".

Sezione: Politica social / Data: Lun 27 settembre 2021 alle 23:30
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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