"È stato importante costruire un'ipotesi di salario minimo che integri la contrattazione. Io penso che oggi questa sia la battaglia fondamentale e ieri sera ne abbiamo parlato con Elly Schlein e Yolanda Díaz Pérez alla Festa dell'Unità di Ravenna. Il salario minimo non è la rivoluzione socialista, è il minimo che si può conquistare di fronte alle grandi disuguaglianze che si stanno determinando. È come dire se si è contro o a favore della schiavitù". Lo scrive Andrea Orlando, deputato del Pd su Facebook. 



"Perché quando una persona è povera nonostante lavori 25 giorni al mese, è uno schiavo. Tra l'altro, il salario minimo esiste negli Stati Uniti, è stato introdotto in Germania dalla Merkel, esiste in paesi che sono governati dai conservatori. C'era diffidenza nei confronti del salario minimo, erano contrari tutti i sindacati, un conto è farlo contro tutto il sindacato, un conto farlo, come adesso, con il sostegno di una parte del sindacato. Io non voglio avere il sindacato come nemico, voglio averlo come interlocutore. Accanto alla battaglia sul salario minimo dobbiamo fare una battaglia per il recupero dei salari e poi per la rappresentanza, per una legge che dica che non si può firmare un contratto se rappresenti 50 lavoratori e 3 imprese con il solo scopo di fare dumping sulle organizzazioni maggiormente rappresentative. Ma noi dobbiamo legare al salario minimo una idea nuova del modello di sviluppo, perché i salari bassi sono la conseguenza di un modello distorto di organizzazione del capitalismo nel nostro paese e nel mondo. Oggi dobbiamo avere il coraggio di vedere le cause di queste grandi disuguaglianze. Questa idea di organizzazione della società dove alcuni hanno moltissimo e tantissimi hanno pochissimo non mette al centro l'uomo, mette al centro qualche uomo e ai margini la maggior parte dell'umanità", conclude. 

Sezione: Politica social / Data: Gio 07 settembre 2023 alle 19:10
Autore: Redazione Centrale
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