"Più che "Fratelli d'Italia" e "prima gli italiani", ormai siamo al "Fratelli d'Ungheria" e "prima gli ungheresi". Non si spiegano altrimenti le bugie con cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni tentano di difendere Viktor Orbàn dopo che l'Ungheria ha fatto in modo di bloccare 209 miliardi destinati all'Italia. Mentono, inventano teorie strampalate, sostengono che tale decisione sarebbe un tentativo di difendere le radici cristiane, quando la verità è una e una soltanto. Ed è contenuta, fortunatamente, nei documenti ufficiali. Capiamo che Giorgia Meloni e Matteo Salvini siano poco inclini a frequentare i luoghi di lavoro per cui sono pagati e a studiare carte e dossier ma, nelle conclusioni finali dello scorso 21 luglio, il Consiglio europeo ha fatto esplicito riferimento al rispetto dello Stato di diritto per poter accedere ai fondi del Next Generation EU e del bilancio pluriennale 2021-2027. Si sapeva, insomma, da mesi. 

E da mesi lo sapevano proprio Polonia e Ungheria, che conoscono bene cosa l'Unione Europea contesta loro: il controllo dei media e della Magistratura, altro che radici cristiane. Non è l'Europa dunque che ha cambiato le regole in corsa o violato i patti, ma sono l'Ungheria e la Polonia, che hanno preferito bloccare in modo irragionevole l'approvazione di un pacchetto di risorse straordinarie da 1800 miliardi di euro da destinare alle nostre comunità in una fase così difficile a livello sanitario, economico e sociale. Cari Matteo Salvini e Giorgia Meloni, smettetela di fare gli interessi di Viktor Orbàn.  60 milioni di italiani e 446 milioni di cittadini europei valgono ben più di un autocrate".

Così Piero De Luca sulla pagina Facebook del Partito democratico.

Sezione: Politica social / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 10:15
Autore: Camilla Galvan
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