"Ho firmato la dichiarazione per autorizzare l’Inps a rendere pubblici i miei dati. Io non ho nulla da nascondere. 
E nessun rappresentante delle istituzioni può pensare di nascondersi dietro al diritto alla privacy quando di mezzo c’è l’interesse pubblico. 
Serve trasparenza, la massima trasparenza. Sono passati due giorni dallo scandalo del bonus di 600 euro per le partite iva preso da alcuni parlamentari della repubblica. E ancora questi parlamentari non hanno avuto il coraggio di rivelarsi, di metterci la faccia. Queste persone non sono all’altezza del ruolo che oggi ricoprono.

Non possono pensare di rappresentare i cittadini italiani quando in verità hanno sfruttato le loro difficoltà per interessi personali. 
Sto vedendo che da alcune forze politiche non c’è stata una presa di posizione netta. È preoccupante il silenzio di alcuni, bene invece la presa di posizione delle forze di governo. La proposta di Vito Crimi, di rinunciare alla privacy, dovrebbe essere condivisa da tutti. I cittadini meritano rispetto e devono sapere la verità". Sono queste le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in merito al dibattito sollevato dalla notizia che tre parlamentari avrebbero usufruito del bonus Covid, studiato dal governo stesso per sostenere i lavoratori autonomi con partita Iva durante il lockdown.

Sezione: Politica social / Data: Mar 11 agosto 2020 alle 17:50
Autore: Camilla Galvan
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