"Qualcuno chiama il referendum del 20 e 21 settembre il referendum dell'antipolitica. Secondo loro tagliare 345 parlamentari per tornare ai valori di tutti i Paesi normali è antipolitica. E allora come li definiscono gli assenteisti, i trasformisti, o quelli che frequentano il Parlamento una volta al mese ricevendo stipendi da 15mila euro, quelli con una, due o anche tre pensioni d'oro, quelli che considerano il vitalizio un diritto...
Questa è antipolitica, non un referendum. Chi cambia casacca per restare attaccato alla poltrona. Chi in parlamento è un assenteista cronico. Chi pensa solamente al proprio tornaconto personale. Chi spera in una pensione d'oro e si batte per riavere i vitalizi.
Chiamiamo le cose con il loro nome: questa è la vera antipolitica.
Non la riduzione di 345 parlamentari. Il 20 e 21 settembre IO VOTO SÌ". Lo scrive su facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"Qualcuno chiama il referendum del 20 e 21 settembre il referendum dell'antipolitica. Secondo loro tagliare 345 parlamentari per tornare ai valori di tutti i Paesi normali è antipolitica. E allora come li definiscono gli assenteisti, i trasformisti, o quelli che frequentano il Parlamento una volta al mese ricevendo stipendi da 15 mila euro, quelli con una, due o anche tre pensioni d'oro, quelli che considerano il vitalizio un diritto... Questa è antipolitica, non un referendum".

"Chi cambia casacca per restare attaccato alla poltrona. Chi in Parlamento è un assenteista cronico. Chi pensa solamente al proprio tornaconto personale. Chi spera in una pensione d'oro e si batte per riavere i vitalizi. Chiamiamo le cose con il loro nome: questa è la vera antipolitica. Non la riduzione di 345 parlamentari".

Sezione: Politica social / Data: Dom 13 settembre 2020 alle 13:15
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print