“Come nella fase ascendente prima di tutto vediamo aumentare i contagi, poi il numero dei ricoverati, poi le terapie intensive, lo stesso avviene nella fase di decadenza dei numeri. Oggi abbiamo da tre settimane un consistente calo dei contagi e un calo dei ricoveri, oggi siamo a poco più di 1750, sulle terapie intensive il calo è più lento, da 300 siamo passati a 260 stamani. Anche per quanto riguarda le terapie intensive vi è stato nelle ultime due settimane un allentamento”.  Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commentando il dato che vede nella sua regione, assieme a molte altre in Italia, un tasso di saturazione delle terapie intensive superiore alla soglia di guardia.

“Io il coprifuoco alle 23 l’avrei visto ragionevole”. Così a Timeline, su Sky TG24, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Se vediamo il decreto – ha spiegato - nella logica che debba essere norma fino al 21 luglio, è evidente che il coprifuoco deve quantomeno essere aperto fino alle 23, ma mi sembra che su questo aspetto il ministro Speranza sia stato rassicurante: al momento è così, ma nell’arco di pochi giorni può essere riportato all’attenzione e modificato alla luce di quello che accade”.  

Quando è venuta fuori la questione delle isole covid free, nella nostra legislazione c’è stato un dibattito, senza un orientamento univoco da parte dei presidenti di Regioni, ci sono stati forti dibattiti sul fatto di garantire alle isole uno status privilegiato. Se prendesse aggio l’idea che le isole possano vivere questo regime, come un fatto promozionale dell’Italia, sono il primo ad essere favorevole, a dare una mano perché si raggiunga nel nostro arcipelago questo stato di cose.  Però rimane un dibattito che deve essere condiviso e uniforme a livello nazionale”.

Per l’immunità di gregge in Toscana “l’obiettivo è quello di fine settembre. Devo in qualche modo sollecitare tutti coloro che hanno potere su questo, noi siamo degli esecutori nel somministrare il vaccino, non abbiamo la possibilità di intervenire sui fornitori. L’obiettivo deve essere quello di essere il più possibile pronti prima che le temperature tornino sotto i 25 gradi, altrimenti succederà quello che è successo l’anno scorso a ottobre e novembre. L’importante è non mollare durante il periodo estivo e continuare a trasmettere i vaccini, avendo le forniture e garantendo per fine settembre la possibilità di avere la popolazione che lo può assumere coperta”. 

Sezione: Politica locale / Data: Lun 26 aprile 2021 alle 16:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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