“Una programmazione efficace è alla base di ogni gestione efficiente. Dobbiamo evitare ulteriori, gravi problemi ai nostri allevatori e per farlo dobbiamo muoverci in tempi brevi, perché la suinicoltura è un perno economico regionale con un’importante filiera autoctona di carne di qualità e un significativo indotto lavorativo sul territorio. Oggi, questa filiera è minacciata dalla peste suina africana che sta già colpendo nel Nord Italia: per questo ho presentato un’interrogazione alla Giunta, sollecitandola all’adozione urgente di ogni iniziativa utile a contrastare il potenziale sopraggiungere di questa epidemia anche nell’area toscana”. Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci (Lega), riferendosi a recenti rinvenimenti in Piemonte e in Liguria di cinghiali colpiti da questa malattia virale emorragica con elevata resistenza all’ambiente che colpisce i suini domestici e selvatici, con un elevato tasso di contagiosità e mortalità. 

“Il danno economico conseguente all'eventuale blocco delle esportazioni sarebbe gravissimo. E visto che questa epidemia si propaga tramite i cinghiali ed è strettamente collegata alla loro proliferazione - aggiunge Casucci - è necessario che la Regione si attivi anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, per far riattivare nella sua interezza il Piano nazionale di gestione del cinghiale e sostenere la modifica della legge 157/92 per contenere la fauna selvatica”.

Sezione: Politica locale / Data: Mer 12 gennaio 2022 alle 23:40
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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