“Fa piacere sapere che Calenda concordi con noi sul fatto che dopo un anno di Gualtieri, Roma sia una città fuori controllo. Peccato però che proprio lui sia stato decisivo per farlo diventare sindaco, con l’endorsement al ballottaggio. I romani non dimenticano e probabilmente Calenda lo sa visto che da mesi non si occupava di Roma, dopo le dimissioni lampo dal Campidoglio. Adesso che ha scelto di candidarsi qui, è ritornato a fare passerelle elettorali scegliendo il Flaminio.

Ma i residenti, esasperati da roghi e degrado a piazza Manila e viale Tiziano, possono davvero dar credito a chi gli parla di serietà dopo averci regalato Gualtieri sindaco? Per il quartiere Flaminio, ‘riqualificazione’ non può rimanere una parola vuota: ieri sull’ex stadio abbandonato Calenda è riuscito solo a dire che non ci vuole lo stadio della Lazio, con cui pare avere un conto aperto, visto che aveva già detto che i tifosi laziali non votano perché non capiscono la scheda. Se eletta, da deputata di quartiere sono pronta a portare all’attenzione del futuro governo la questione del recupero del Flaminio e della riapertura del Palazzetto dello Sport e di non ricordarmene soltanto in occasione delle campagne elettorali”. Lo dichiara in una nota Maria Spena, candidata unitaria del centrodestra al collegio uninominale Roma 1 della Camera.

Sezione: Politica locale / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 15:50
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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