La chiusura della Metro C a Roma per mancanza di personale ha scatenato ovviamente feroci polemiche politiche. Durissimo il PD romano: "La metro C chiusa in piena emergenza e passeggeri stipati in navette sostitutive. Anziché evitare assembramenti l'amministrazione Raggi li incentiva. Quella di stamattina è la fotografia di come è ridotto il TPL capitolino. Siamo al collasso con un'azienda fuori controllo, più attenta a proporre a contratti e assunzioni importanti che a un servizio decente. La capienza sulle navette sostitutive oggi ha superato abbondantemente il limite del 50%. Quanto accaduto oggi era facilmente prevedibile se alla guida della mobilità capitolina ci fosse stato qualcuno in grado di rendersi conto dei pericoli derivanti dalle evidenti carenze di organico.

Da mesi i sindacati e i lavoratori della metro denunciano una situazione al limite del collasso, senza che dall'amministrazione siano state approntate soluzioni alternative. La sindaca, la giunta e l'Atac erano colpevolmente al corrente che sarebbero state sufficienti poche assenze per far saltare l'equilibrio utile a far funzionare il servizio. È così nell'indifferenza delle denunce più volte reiterate dai sindacati che la giunta Raggi si è resa responsabile di un grave rischio per la salute pubblica, vista l'emergenza covid, e di interruzione di un pubblico servizio. Siamo al paradosso che mentre la sindaca Raggi improvvisa imbarazzanti inaugurazioni di macchinette mangiaplastica, contemporaneamente una intera linea di metropolitana è costretta a sbarrare i cancelli per assenza di addetti. È l'epilogo di una amministrazione del tutto inadeguata mai puntuale sulle necessità e sul governo della città. L'istantanea di questa mattina rileva una compagine di incapaci alla guida del più grande servizio pubblico nazionale di trasporto, responsabile di gravi danni materiali e d'immagine alla città di cui non si ha memoria in tempi recenti. Abbiamo predisposto sull'accaduto una interrogazione urgente."

Sezione: Politica locale / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 13:20
Autore: Redazione Lazio
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