Alessandra Agnello, presidente della commissione lavori pubblici di Roma, attacca i proprietari del nuovo centro commerciale "Maximo" che hanno annunciato la prossima apertura: "Apprendiamo con sconcerto la notizia della prossima apertura del centro commerciale Maximo che dovrebbe avvenire il 27 novembre. Si tratta di un annuncio unilaterale dei proponenti fatto in totale spregio della volontà dell’Amministrazione, dei diritti dei cittadini del IX muncipio e dell’ordinanza del Tar Lazio che ha chiesto alle parti in causa di superare lo stallo attuale entro il prossimo 14 dicembre. In queste settimane, proprio a seguito dell’ordinanza del TAR, gli Uffici comunali stanno valutando un percorso amministrativo che riesca a garantire il completamento delle opere pubbliche necessarie all’apertura del centro commerciale. Pur consapevoli degli investimenti fin qui sostenuti dai privati e dei posti di lavoro che la grande struttura di vendita potrà offrire, questo annuncio ci costringe a ribadire un punto fondamentale su cui non è possibile transigere.

Il centro commerciale senza le opere pubbliche non apre! Dovrebbe essere chiaro a tutti, infatti, che tali investimenti sono stati possibili in quanto la struttura di vendita è inserita nel PRU Laurentino, uno strumento urbanistico che si sostanzia nell’interesse pubblico insito nella realizzazione delle opere pubbliche necessarie al recupero di una parte di città e ritenute utili per la cittadinanza, così come previsto dalla convenzione stipulata nel lontano 2008. Va da sè che solo con il completamento e il collaudo delle stesse l’Amministrazione potrà rilasciare l’autorizzazione all’apertura del centro commerciale. Ci aspettiamo a questo punto che il proponente si mostri collaborativo con l’Amministrazione, così come dichiarato nel corso della commissione urbanistica, per addivenire in tempi rapidi ad una soluzione, come ordinato dal TAR e soprattutto nel rispetto dei patti convenzionali e dell’interesse pubblico che li hanno determinati. Se i proponenti hanno realmente a cuore la sorte degli operatori e dei lavoratori lascino da parte gli annunci prematuri e si impegnino concretamente a superare le difficoltà che hanno determinato lo stallo, che non dipendono dal Comune o dalla burocrazia ma solo dal mancato completamento delle opere a servizio dei cittadini.

Sezione: Politica locale / Data: Ven 13 novembre 2020 alle 12:00
Autore: Redazione Lazio
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