“Già a marzo con l’onorevole Boccia abbiamo formulato un’interrogazione alla ministra Bonetti per sollecitare il governo a intervenire sulla situazione siciliana, regione in cui viene negata l’applicazione del principio di democrazia paritaria della doppia preferenza di genere. La ministra ci aveva garantito che il governo avrebbe adottato ogni opportuna iniziativa.

La Regione Sicilia andrà al voto in autunno e, nonostante le richieste delle donne e della società civile siciliana, non ha adeguato la propria legge elettorale.

Torneremo a chiedere che, come già avvenuto per la Puglia e come chiesto in una lettera aperta di donne siciliane rivolta al Presidente Draghi, il Governo, eserciti il potere sostitutivo nei confronti della Regione, a capire quali iniziative sono state prese a fronte dell’immobilismo della Regione.

E’ uno scandalo che la maggioranza di Musumeci non muova un passo in questa direzione, un dispetto alla democrazia e alle donne siciliane. Non si tratta solo di applicare le indicazioni delle norme nazionali, ma di credere nella parità di genere e nella ricchezza che questa porta alla politica e allo sviluppo della Sicilia”. Lo dichiara Cecilia D’Elia, deputata del Pd e portavoce nazionale della Conferenza delle donne democratiche.

Sezione: Politica locale / Data: Gio 09 giugno 2022 alle 20:20
Autore: Redazione PN
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