La difficile questione della Mobilità a Roma non è stata mai affrontata in modo corrette perché è mancata la "capacità di prendere decisioni per raccogliere consensi immediati" cosa che, agli occhi dei cittadini, lascia nell'immediato irrisolti i problemi della mobilità. Ma in realtà i risultati si vedranno "a partire dal 2024". E' quanto ha affermato Eugenio Patané, assessore alla Mobilità del comune di Roma in un intervista a "Roma Today". 

In questi due anni di assessorato, Patané è sempre stato consapevole delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare: "Io ero consapevole di quel che mi aspettava. Qui dentro c’ero stato e sapevo le pene che si potevano incontrare. Ho vissuto al fianco di Mario Di Carlo e sapevo a cosa si andava incontro.", ha affermato. "Sapevo bene l’importanza dei primi mesi, la necessità di incardinare i provvedimenti durante il periodo di “luna di miele” che la città concede ad ogni nuova amministrazione. - ha proseguito Patané - Sapevo sarebbero stati mesi fondamentali e sono contento di come sono andati, di quello che abbiamo messo in cantiere, dalle manutenzioni, ai progetti, all’acquisto di nuovi treni per le metro e nuovi tram."

Patané ha sottolineato che i primi effetti del nuovo piano di recupero e potenziamento della mobilità capitolina si vedranno da fine 2024: "Sin dalla mia prima intervista ho fissato in quattro, cinque anni, l’orizzonte temporale per riportare la situazione alla normalità, per ripristinare il normale funzionamento degli asset fondamentali della mobilità su ferro", ha affermato. 

Sull'avanzamento dei lavori della metro C, l'assessore ha affermato: "Va raccontata una cosa, apparentemente inutile, di quelle che il cittadino che aspetta la metro per un quarto d'ora ritiene superflue. Per riprendere questo tipo di lavoro è stato fondamentale salvare Roma Metropolitane, una struttura fondamentale per far ripartire le progettazioni." "Abbiamo aperto il cantiere di piazza Venezia, abbiamo ottenuto 1 miliardo 7 dal governo Draghi e 2 miliardi e 2 da quello Meloni. Abbiamo, già stanziati, 3 miliardi e 900 milioni e vogliamo arrivare fino a Farnesina. Va spiegato che l’attuale contraente generale lo è per la tratta T2, ma non per la T1. Abbiamo fatto una domanda all’Anac per capire se possiamo affidare allo stesso contraente generale anche la tratta T1 oppure se dobbiamo fare un bando di gara. Appena arriverà la risposta le talpe entreranno da Farnesina.", ha detto.

Infine, Patané ha voluto ricordare come le nuove linee tramviarie non saranno alternative alle nuove linee metro "perché metro e tram rispondono a funzioni di trasporto e utilizzo tra loro diverse." 

Sezione: Politica locale / Data: Lun 20 novembre 2023 alle 16:40
Autore: Tommaso Di Caprio
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