"Da quest'anno Roma, attraverso la propria controllata Ama, manderà sei volte più rifiuti all'estero rispetto al 2022, cioè 300mila tonnellate, contro le 50mila dello scorso anno. Seguirà dunque una spesa ancora più consistente per la municipalizzata, che andrà ad influire ovviamente sul costo della Ta.Ri, già la più alta d'Italia per i romani. Una scelta forzata per la Capitale che purtroppo accusa il peso di una mancanza di organizzazione, progettazione e pianificazione a medio-lungo termine sul fronte ambientale da parte della Regione Lazio, governata dal Pd nel corso di questo ultimo decennio". Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini.

"L'arroganza di questa sinistra - prosegue - capace solo di rincorrere l'emergenza e imporre alla cittadinanza e ai territori scelte sbagliate, calate dall'alto, in larga parte prontamente bocciate anche dalla magistratura dopo i ricorsi, ci ha portato ad essere, come certifica l'ultimo rapporto Ispra, la regione d'Italia che esporta il maggior numero di rifiuti fuori dai propri confini nazionali. Sul fronte capitolino non va meglio, dal momento che dopo un anno il sindaco Gualtieri viene bocciato nuovamente sullo stesso fronte dall'indagine di Federconsumatori e Cgil, sindacato notoriamente non proprio amico del centrodestra, ed è costretto a ricorrere all'ennesima proroga dell'impianto stracolmo di Albano. Le prossime elezioni regionali porteranno fortunatamente al Lazio un nuovo piano rifiuti che dovrà avere l'obiettivo, questa volta, di far uscire la nostra regione dall'emergenza, situazione ormai cronica - conclude Giannini - a cui questa sinistra, filo ecologista solo a parole, ci ha abituato ormai da dieci anni a questa parte".

Sezione: Politica locale / Data: Mar 10 gennaio 2023 alle 23:00
Autore: Redazione PN
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