"E' tempo di ripensare la gestione della sanità lombarda. Sono sotto gli occhi di ciascuno le carenze e le difficoltà manifestate in questi drammatici mesi".
Lo afferma in un'intervista a 'La Repubblica' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

"Il modello del centrodestra va cambiato radicalmente. Ma non vedo alcun pensiero strategico in proposito venire fuori dalla giunta regionale. Con il Pd lombardo invece stiamo lavorando a una prima bozza di lavoro" prosegue il sindaco dem.

Cinque i punti del 'cambio di marcia' illustrato da Sala:

"Al primo punto troviamo l'istituzione di un'Agenzia per il governo della sanità - spiega - al fianco di essa abbiamo poi bisogno di un soggetto che si occupi veramente di innovazione, ricerca, telemedicina e big data".

"Il secondo punto punta sul riequilibrio del rapporto tra pubblico e privato e spiega che va introdotto un sistema di rimborsi al privato che non si basi solo sulla fatturazione della singola prestazione, ma che tenga conto del risultato dell'intero percorso di cura. Sarà una rivoluzione" afferma il primo cittadino del capoluogo lombardo.

Il terzo punto consiste nel "ritorno ai Distretti, punto di riferimento per una dimensione di assistiti più limitata".

Al quarto punto ci sono "i medici di base, che non riescono a fare bene il loro mestiere. La loro figura in Lombardia è stata sempre più marginalizzata. Bisogna investire di più su di loro, sia riducendo il numero medio dei pazienti, sia nella formazione. E poi bisogna tornare a investire sui Consultori".

I sindaci sulla sanità "nella sostanza non hanno quasi nessuna leva per poter agire. Invece, immaginiamo la costituzione di un "Consiglio di Indirizzo" a livello lombardo, nel quale vengano coinvolti i sindaci delle città capoluogo, che abbia la responsabilità della definizione delle politiche di sanità territoriale". conclude Sala.

Sezione: Politica locale / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 11:50
Autore: Camilla Galvan
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