"Siamo di fronte all'ulteriore, inspiegabile e folle scelta di Regione Lombardia. Fino a qualche giorno fa era possibile ricorrere al tampone rapido privatamente. Poi, Regione Lombardia ha cominciato ad accampare scuse incomprensibili per bloccare alcuni operatori privati che li stavano effettuando, finché non è arrivata la decisione finale: blocco totale per tutti". Lo dichiara la deputata milanese di Italia Viva Lisa Noja, che spiega "Era avvenuto lo
stesso mesi fa con i tamponi molecolari. E anche allora, come oggi, chi governa la Regione non ha sentito nemmeno il bisogno di spiegare il perché e quale sia la sua strategia nel prendere una decisione come questa. Ciò per di più avviene in un momento in cui cittadini non riescono a effettuare i test con ATS e così abbiamo persone che restano bloccate in casa per giorni senza sapere se sono positive o meno. Mentre migliaia di tamponi rapidi già acquistati dai laboratori privati giacciono nei magazzini inutilizzati".

"L'ennesima vergogna di una gestione folle e incompetente della Giunta regionale a guida leghista. Al contempo, però, va detto che il Governo non può più voltarsi dall'altra parte. Ogni regione utilizza una propria strategia per i test, con la conseguenza che in ogni regione il cittadino deve districarsi con regole e procedure diverse che cambiano via via. È il momento di finirla, occorre una strategia unitaria che garantisca su tutto il territorio nazionale le stesse regole e le stesse capacità di testing. Andava fatto prima, non si perda altro tempo" conclude. 

Sezione: Politica locale / Data: Sab 24 ottobre 2020 alle 18:40
Autore: Camilla Galvan
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