“Il rispetto delle istituzioni e dei meccanismi che regolano la vita democratica lo si vede anche da cose che in apparenza sembrano piccole o secondarie ma che invece, a ben vedere, piccole non sono affatto. L'utilizzo in data odierna dell'ufficio stampa istituzionale della regione Toscana da parte di Eugenio Giani, che ha vinto le recenti elezioni ma che ancora deve essere proclamato presidente della regione, non va sottovalutato ne' sottaciuto. Utilizzare l'agenzia stampa della regione quando ancora non si è presidenti della stessa, perché Giani non è ancora stato proclamato e fino a quel momento il presidente toscano sarà Enrico Rossi, denota una forte mancanza di rispetto delle regole, sfociando tale comportamento in un inutile esercizio di potere che crea un fastidioso precedente. Non si tratta di un fatto meramente formale, è sostanza. Finché la corte d'appello di Firenze non lo proclama presidente, egli non potrà dirsi governatore della Toscana. Ma quella a cui appartiene Giani è una classe politica sempre più determinata a non rispettare le regole”.



Lo afferma oggi, lunedì 28 settembre, il segretario regionale del Pci, Marco Barzanti, già candidato alla presidenza della regione Toscana, commentando l'uscita di una nota stampa, da parte dell'ufficio informazione della giunta regionale, in cui Eugenio Giani, nonostante non sia stato ancora stato ufficializzato dalla corte d'appello di Firenze, ha preso posizione sull'accesso ad internet e sulla banda larga in Toscana come se già fosse il presidente della giunta nell'esercizio delle sue funzioni.

“Quando tra qualche giorno sarà proclamato presidente, egli potrà utilizzare tutte le strutture regionali e l'intera macchina che la pubblica amministrazione gli mette a disposizione”, precisa Barzanti, “ma finché non verrà proclamato presidente della regione ogni utilizzo di strutture e personale della giunta toscana rappresenta un abuso, una forzatura, una violazione delle norme”.
Questa la richiesta del segretario regionale del Partito comunista italiano: “Chiediamo a Rossi, che è ancora il presidente della Toscana, di esprimersi su questo fatto. Sottoponiamo l'accaduto anche all'attenzione dell'opinione pubblica e all'Ordine dei giornalisti e ad ogni altra istituzione che ha competenza in materia affinché intervenga a tutela del rispetto delle norme che regolano l'informazione istituzionale della regione Toscana”.

Sezione: Politica locale / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 23:15
Autore: Ivan Filannino
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