Baldini-Landi (Lega): !Piano rifiuti fallimentare, anni d’attesa per avere un rincaro delle tariffe. I toscani ringraziano!”

“Il Piano dei rifiuti giunge colpevolmente in ritardo rispetto al grave deficit impiantistico di cui risente da troppo tempo la Toscana e questo differimento rischia di non essere colmato a causa delle palesi difficoltà relative alla sua approvazione e di una lunga fase transitoria al buio-affermano Massimiliano Baldini e Marco Landi, Consiglieri regionali della Lega.” “Un Piano fondato su numeri troppo ottimistici, che non si assume alcuna responsabilità riguardo alle scelte di fondo più significative e rilevanti, vedi la localizzazione degli impianti, la termovalorizzazione, scaricando su Sindaci, Amministratori, Ato, gestori e non ultimi i cittadini le incertezze a livello di programmazione, di costi sociali ed ambientali conseguenti-prosegue Baldini.” “Tra l’altro, cosa non certo irrilevante, tale progetto è seriamente indiziato di non aver rispettato la procedura di Legge in tema di processo partecipativo e quindi corre il rischio di essere impugnato e poi annullato. Il Piano non riuscirà a dare compiuta risposta al principio di autosufficienza del ciclo dei rifiuti , con inevitabili e pesanti ulteriori costi a carico degli utenti e delle imprese. Un Piano, infine, che ha subito anche le continue tensioni politiche all’interno del Pd; divisioni e polemiche che hanno, come al solito, un unico obiettivo, ovvero quello di spartirsi potere e poltrone-conclude il Consigliere.”

“Il Piano dei rifiuti viaggia su un binario distinto da quello delle manifestazioni di interesse per i futuri impianti, e non risponde minimamente alle esigenze dei territori e dei cittadini-sottolinea Landi.” “Un problema che, soprattutto nell’area centrale della Regione, andrà ad incidere sulle tasche dei cittadini, con il rischio concreto di un aumento delle già alte tariffe: continueremo ad esportare rifiuti fuori Toscana, continueremo a vederli girare in tutta la Regione. A monte anche il no ideologico ai termovalorizzatori: una pregiudiziale che getta un’ombra sul futuro, e ancor più sulla imminente e lunga fase transitoria, poiché gli impianti, salvo rare eccezioni, non entreranno in funzione prima del 2028. Nel frattempo, saremo costretti ad affrontare un periodo forse ancor più difficile di quello che stiamo attraversando-termina il Consigliere.”